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I reperti trovati

Assieme ai reperti murari, gli scavi archeologici hanno permesso anche di ritrovare ventuno monete di epoca compresa tra l'XI e la fine del XVI secolo, nonché altri oggetti antichi sepolti all’interno della chiesa, come ciotole, coltelli, frammenti di tessuto, un anello, fibbie, borchie e decorazioni varie. Tra questi ritrovamenti di particolare interesse storico, sono stati scoperti i resti di una tipica conchiglia di Santiago de Compostela: testimonianza del probabile pellegrinaggio di un cittigliese in questo luogo sacro.

Dagli antichi strati archeologici sono emerse ventiquattro sepolture, sia in nuda terra sia in tombe realizzate in posto con pietre locali.
Tra queste, due, in particolare, hanno destato l’attenzione degli studiosi.


La prima, risalente all'XI secolo, conteneva il corpo di un giovane uomo morto tragicamente: sul suo cranio sono state infatti trovate alcune ferite inferte dalla lama di una spada.


La seconda conteneva invece il corpo di una donna morta a causa di una freccia che le trapassò il torace. A fianco infatti l’archeologo vi ha trovato la punta del dardo.

Tra queste ventiquattro tombe, riconducibili ad un arco di tempo che va dall'XI sec. al XVI sec. d.C., come testimoniano alcune monete trovate all’interno delle sepolture, le più piccole ospitavano cadaveri di bambini.


Gli scheletri trovati sono stati depositati presso la Facoltà di Medicina di Varese, mentre gli altri reperti sono conservati presso la Soprintendenza Archeologica della Lombardia.